2 aprile 2021 – Un anno dalla morte del Dottor Pierangelo Gramignola: riportò a Brescia l’Arnaldo da Brescia di Odoardo Tabacchi


Banchiere, Consigliere della Banca Credito Agrario Bresciano, del Banco di Brescia, Consigliere di Editoriale Bresciana, Presidente della Fondazione Cab, della Fondazione Guido Berlucchi.

Fotografo, viaggiatore, filantropo, Pierangelo Gramignola è stato un profondo conoscitore della cultura bresciana e alla presidenza dell’Associazione Amici dei Musei di Brescia si rese protagonista di un importante recupero: l’Arnaldo da Brescia realizzato nel 1866 dallo scultore Odoardo Tabacchi.

Nel 2016 Pierangelo Gramignola apprese che l’antiquario Francesco Bucaro di Varese possedeva una scultura di straordinaria importanza per Brescia. Si trattava dell’Arnaldo scolpito nel 1866 da Odoardo Tabacchi, autore del bronzo monumentale che nel 1882 venne inaugurato nell’omonima piazza cittadina.

La scultura, realizzata in marmo statuario di Carrara, costituiva il prototipo dal quale la Città di Brescia approvò la fisionomia di Arnaldo.

Nessuna scultura di Odoardo Tabacchi è posseduta da collezioni pubbliche bresciane, nonostante l’artista avesse realizzato anche alcuni monumenti funebri per il cimitero Vantiniano.

Compresa immediatamente l’opportunità, Pierangelo Gramignola coordinò una cordata composta da Fondazione CAB, Associazione Amici dei Musei di Brescia e Fondazione Ugo Da Como, per raccogliere la somma necessaria.

Raggiunto l’obbiettivo, la bellissima scultura di Odoardo Tabacchi venne donata alla Fondazione Ugo Da Como, laddove poteva affiancarsi ad altre testimonianze progettuali legate alla genesi del più importante monumento risorgimentale bresciano, fortemente voluto da Giuseppe Zanardelli e l’intera classe politica liberale.

Una volta giunta a Lonato, sede della casa museo del Senatore Ugo Da Como, la scultura è stata sottoposta a restauro e immediatamente esposta all’interno della mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e intitolata “Arnaldo ritrovato”.

La scultura è oggi perfettamente inserita nel percorso di visita della Fondazione Ugo Da Como.

Questo episodio testimonia perfettamente la determinazione di Pierangelo Gramignola, raffinato esteta e gentiluomo d’altri temi di cui tutta la Comunità bresciana sente la mancanza.

ALLEGATI